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FISCO: 730 tra accessi e controlli |
FISCO: 730 tra accessi e controlli
Dichiarazione precompilata. Dal 15 aprile le Entrate rendono disponibili oltre 20 milioni di modelli - Il contribuente considerato responsabile della correttezza dei dati
IL SOLE 24 ORE
Dom.10 – Parte l’operazione 730. Dal 15 aprile l’agenzia delle Entrate renderà possibile l’accesso online sul proprio sito, ad oltre 20 milioni di modelli precompilati . Da quel momento i contribuenti e gli operatori che li assistono con delega potranno visionare i modelli predisposti dalle Entrate e procedere con i primi necessari controlli in ordine alla correttezza dei dati precaricati. L’invio della dichiarazione sarà invece possibile dal prossimo 2 maggio e fino al 7 luglio (salvo proroghe annunciate – si veda il Sole 24 ore del 7 aprile scorso, però non ancora ufficializzate).
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Legge Fallimentare - ebook Codici Altalex |
Titolo |
Legge fallimentare aggiornata con le modifiche apportate dal D.L. 27 giugno 2015, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla L. 6 agosto 2015, n. 132 e dal D.Lgs. 16 novembre 2015, n. 180. |
Autore |
Altalex |
Collana |
Altalex eBook "Codici Altalex" |
Edizione |
Aprile 2016 |
Pagg. |
77 |
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CNPADC News N 1-2016 |
CNPADC-News. Professione & Previdenza Unite nella Crescita è l'informativa agli Associati nata nel dicembre 2009 come strumento di comunicazione e di aggiornamento sulle tematiche previdenziali di maggiore attualità e sui servizi di principale interesse per gli iscritti.
DIRETTORE RESPONSABILE: Renzo Guffanti
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Canone Rai: ecco il modello per non pagare |
Canone Rai: ecco il modello per non pagare
Pubblicati dall'Agenzia delle Entrate il modello e le istruzioni per la dichiarazione di esenzione dal pagamento del canone tv
di Marina Crisafi
A seguito di quanto annunciato nei giorni scorsi, l'Agenzia delle Entrate ha appena pubblicato il provvedimento direttoriale di approvazione del modello di dichiarazione sostitutiva per essere esentati dal pagamento del canone Rai.
In base a quanto indicato, il contribuente potrà presentare la dichiarazione autocertificando (sotto la propria responsabilità, anche penale):
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E' nulla la cartella di pagamento notificata senza "CAN" - sent. n. 68/2016 CTP Campobasso. |
È nulla la cartella di pagamento notificata senza "CAN", di Angelo Ginex
Sommario: 1. La pronuncia della CTP di Campobasso n. 68/2016. - 2. La giurisprudenza di legittimità in tema di notifica della cartella di pagamento. - 3. Considerazioni conclusive.
1. La pronuncia della CTP di Campobasso n. 68/2016
È affetta da nullità la cartella di pagamento notificata da Equitalia mediante spedizione diretta della raccomandata postale, qualora il plico sia stato consegnato a persona diversa dal destinatario ed a quest'ultimo non sia stata trasmessa l'ulteriore raccomandata recante la comunicazione di avvenuta notificazione (c.d. CAN).
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Corte Costituzionale sentenza n. 44 del 3 marzo 2016: sì ai ricorsi vicino casa. |
Corte Costituzionale, 03/03/2016 n° 44
Pubblicato il 16/03/2016
La Corte Costituzionale, con l’importante sentenza n. 44 del 3 marzo 2016, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 4, comma 1, D.Lgs. n. 546/92 nella parte in cui prevede che per le controversie proposte nei confronti dei soggetti iscritti nell’albo di cui all’art. 53 del D.Lgs. n. 446 del 15 dicembre 1997 è competente la Commissione Tributaria Provinciale nella cui circoscrizione i medesimi soggetti hanno sede, anziché quella nella cui circoscrizione ha sede l’ente locale impositore.
In sostanza, i ricorsi contro le cartelle esattoriali emesse dal concessionario della riscossione, se quest’ultimo ha sede in una provincia diversa da quella dell’ente impositore, devono essere proposti alla Commissione Tributaria Provinciale che ha la competenza territoriale su quest’ultimo, per evitare che il cittadino-contribuente debba sobbarcarsi costi aggiuntivi tali da rendere estremamente difficoltoso, nonché costoso, l’esercizio del proprio diritto di difesa o addirittura da indurlo a rinunciare ad impugnare la cartella esattoriale o l’avviso di pagamento.
La giurisprudenza costituzionale riconosce, infatti, un'ampia discrezionalità del legislatore nella conformazione degli istituti processuali (tra le ultime, sentenze n. 23 del 2015, n. 243 e n. 157 del 2014), anche in materia di competenza (ex plurimis, sentenze n. 159 del 2014 e n. 50 del 2010).
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Equitalia: cartella nulla se non è comprensibile da tutti |
Equitalia: cartella nulla se non è comprensibile da tutti
Solo un tecnico tributario conosce tassi e percentuale della riscossione, ma la pretesa va valutata in base alla comprensione dell'uomo medio
di Lucia Izzo
I cittadini, in quanto destinatari degli atti, devono essere messi in grado di comprendere la pretesa azionata dall'agente di riscossione che per tali motivi dovrà essere chiara e comprensibile.
La cartella di Equitalia dovrà pertanto essere dichiarata nulla se manca l'indicazione del tasso di interesse e della percentuale relativa al compenso di riscossione.
Lo ha stabilito la Ctp di Lecce, quinta sezione, nella sentenza n. 620/2016accogliendo parzialmente il gravame promosso da una cooperativa che aveva ricevuto da Equitalia una cartella di pagamento relativa a Iva, Ires e Irap, con annessi interessi e sanzioni.
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Equitalia: arriva la circolare per "liberare" l'auto dal fermo amministrativo - n. 105/2016. |
Equitalia: arriva la circolare per "liberare" l'auto dal fermo amministrativo
Da lunedì prossimo, con l'autorizzazione dell'agente di riscossione, sarà possibile richiedere al P.R.A. la sospensione della misura cautelare
di Valeria Zeppilli
Come già anticipato, oggi il contribuente potrà continuare a circolare con il proprio veicolo anche se questo è sottoposto a fermo amministrativo.
La possibilità, più nel dettaglio, è subordinata all'ammissione al piano di dilazione dei debiti nei confronti dell'agente di riscossione.
È la circolare numero 105/2016 di Equitalia, in particolare, a rimuovere la disparità di trattamento che, a seguito della modifica all'articolo 19, comma 1-quater, del d.p.r. n. 602/1973 ad opera del d.lgs. n. 159/2015, si sarebbe potuta creare tra chi chiede la rateizzazione prima di essere sottoposto a misura cautelare e chi invece la chiede dopo.
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E’ illegittimo l’avviso di accertamento emesso prima dei 60 giorni - CTR BAri n. 2464/2015. |
E’ illegittimo l’avviso di accertamento emesso prima dei sessanta giorni senza che l’Ufficio provi la sussistenza di una concreta fattispecie di urgenza
CTR Bari, Sez. XIII, 18 novembre 2015, n. 2464
Gabriella Antonaci, Avvocato, Marco Zambrini, Praticante Avvocato
“Riguardo alla nullità o meno degli avvisi di accertamento notificati prima del decorso di sessanta giorni dalla notifica del p.v.c., spesso motivata dall’urgenza consistente nell’imminente scadenza del termine di accertamento, le SS.UU. del Supremo Collegio, con sent. n. 18184 del 29/7/2013 hanno fissato il seguente principio di diritto: In tema di diritti e garanzie del contribuente sottoposto a verifiche fiscali, l’art. 12 comma 7 della L. n. 212 del 2000 deve essere interpretato nel senso che l’inosservanza del termine dilatorio di sessanta giorni per l’emanazione dell’avviso di accertamento - termine decorrente dal rilascio al contribuente, nei cui confronti sia stato effettuato un accesso, un’ispezione o una verifica nei locali destinati all’esercizio dell’attività, della copia del processo verbale di chiusura delle operazioni - determina di per sè, salvo che ricorrano specifiche ragioni di urgenza, la illegittimità dell’atto impositivo emesso ante tempus, poiché detto termine è posto a garanzia del pieno dispiegarsi del contraddittorio procedimentale, il quale costituisce primaria espressione dei principi, di derivazione costituzionale, di collaborazione e buona fede tra amministrazione e contribuente ed è diretto al migliore e più efficace esercizio della potestà impositiva. Il vizio invalidante non consiste nella mera omessa enunciazione nell’atto dei motivi di urgenza che ne hanno determinato l’emissione anticipata, bensì nell’effettiva assenza di detto requisito (esonerativo dall’osservanza del termine), la cui ricorrenza, nella concreta fattispecie e all’epoca di tale emissione, deve essere provata dall’Ufficio”.
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Manuale operativo per il DEPOSITO BILANCI - Campagna bilanci 2016 |
Semplificazione: oltre 900mila i bilanci XBRL depositati nel 2015
Online il manuale operativo 2016 per la compilazione della modulistica elettronica
Roma, 21 marzo 2016 - Sono oltre 900mila i bilanci depositati nel formato elettronico XBRL presso il Registro Imprese delle Camere di Commercio lo scorso anno. Uno strumento pensato per semplificare l’invio dei dati contabili e rendere più rapida ed efficace la lettura della dinamica economico finanziaria del nostro sistema imprenditoriale.
Proprio per questo sistema camerale e consiglio nazionale dei dottori commercialisti hanno messo a punto il manuale operativo 2016 volto a facilitare le società e i professionisti nell’adempimento dell’obbligo di deposito del bilancio oltre che a creare linee guida uniformi di comportamento su scala nazionale.
Da oggi questa guida semplice e pratica è online sul sito www.unioncamere.gov.it e sul portale www.registroimprese.it per essere “accompagnati” sulla compilazione della modulistica elettronica necessaria per il deposito telematico dei bilanci e degli elenchi soci.
L’obbligo del deposito in formato XBRL dei bilanci per le società di capitali e cooperative è in vigore dal 2010 come previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana del 10 dicembre 2008 (Gazzetta Ufficiale n. 304 del 31 dicembre 2008).
La tassonomia da utilizzare per la formazione delle istanze XBRL per il 2016 è la versione “2015-12-14”, disponibile sul sito dell’Agenzia per l’Italia Digitale e scaricabile dal sito di XBRL Italia all’indirizzo: http://it.xbrl.org/xbrl-italia/tassonomie/bilanci-principi-contabili-italiani/. Il bilancio prodotto sarà completo di prospetti contabili e nota integrativa per il solo bilancio di esercizio nelle due forme, ordinario e abbreviato.